360 Mtb
Luogo di partenza
Gera Lario
Luogo di arrivo
Gera Lario
Lunghezza
30 Km
Dislivello positivo
1800
Dislivello negativo
1800
Tempo di percorrenza
Dalle 4 alle 8 ore.
Esposizione
Sud - Sud/Ovest
Periodo consigliato
Primavera - Autunno
Difficoltà
T2
Punti di appoggio
Baita del Vikingo
Copertura telefonica
ottima
Autore
Data pubblicazione
Revisione
T1 Escursione
Percorso: sentiero ben tracciato senza problemi di orientamento
Terreno: piano o poco inclinato, senza pericolo di cadute esposte
T2 Escursione di montagna
Percorso: sentiero ben tracciato, evidente e salite regolari
Terreno: talvolta ripido, pericolo di cadute esposte non escluso
Requisiti: capacità elementari di orientamento, passo sicuro
T3 Escursione di montagna impegnativa
Percorso: di regola sentiero visibile, brevi tratti privi di traccia ma senza problemi di individuazione (boschi con tracce evidenti, zone aperte con orografia semplice e riferimenti evidenti)
Terreno: poco impegnativo, singoli passaggi esposti (es: pietraie, comode cenge, brevi placche poco inclinate, dorsali con facili roccette), I passaggi esposti possono essere assicurati con corde o catene, eventualmente bisogna servirsi delle mani per l'equilibrio.
Requisiti: discreta capacità di orientamento, passo sicuro, esperienza elementare dell'ambiente alpino.
T4 Itinerario alpino
Percorso: su sentiero non sempre evidente, a tratti senza traccia ma con limitati problemi di individuazione (boschi con tracce, zone aperte con orografia semplice)
Terreno: moderatamente impegnativo con brevi tratti esposti (es: pendii sdrucciolevoli, canali poco ripidi, placche poco inclinate, creste agevoli, facili ghiacciai senza neve). Talvolta bisogna servirsi delle mani per la progressione
Requisiti: dimestichezza con terreni esposti, buone capacità d'orientamento e di valutazione del terreno, conoscenze dell'ambiente alpino
T5 Itinerario alpino impegnativo
Percorso: spesso senza traccia e con problemi di individuazione (boschi con rare tracce, zone aperte con orografia articolata senza tracce)
Terreno: impegnativo con tratti accidentati esposti (es: pendii scivolosi, forre, canaletti rocciosi, placche inclinate, creste con brevi risalti, ghiacciai e nevai poco pericolosi). Singoli passi d'arrampicata fino al II grado
Requisiti: ottime capacità d'orientamento e di progressione senza traccia, sicurezza nella valutazione del terreno, buone conoscenze dell'ambiente alpino e conoscenze di base dell'impiego di piccozza e corda
T6 Itinerario alpino difficile
Percorso: senza traccia e con importanti difficoltà di individuazione (boschi difficoltosi senza tracce, zone aperte con orografia complessa senza tracce)
Terreno: delicato con tratti accidentati molto esposti (es: pendii molto scivolosi, forre scoscese, canaletti viscidi, placche friabili, creste con risalti, ghiacciai con rischio di slittamento). Passaggi d'arrampicata fino al II grado.
Requisiti: eccellenti capacità d'orientamento, sicurezza nella progressione su terreni infidi, ottime conoscenze dell'ambiente alpino e dimestichezza nell'uso di materiale tecnico d'alpinismo
F Facile
Sono necessarie le conoscenze alpinistiche di base tra cui le manovre fondamentali per l’uso dell’attrezzatura dove necessaria (corda, ramponi, picozza). Se il percorso non è indicato è comunque logico e intuitivo.
PD Poco difficile
Sono necessarie conoscenze alpinistiche e pratica nell’uso dell’attrezzatura. Il percorso è talvolta da ricercare per evitare importanti difficoltà e pericoli. Alcuni passaggi possono essere particolarmente esposti. (su terreno favorevole: II° roccia / 35°-40° ghiaccio)
AD Abbastanza difficile
L’ambiente è impegnativo: è necessaria capacità tecnica e allenamento fisico. La scalata si svolge generalmente in cordata con assicurazioni intermedie. La scelta del percorso richiede attenzione ed esperienza. L’esposizione può essere costante. (su terreno favorevole: III° roccia / 40°-50° ghiaccio)
D Difficile
L’ambiente è severo: occorrono buone capacità tecniche per superare le difficoltà e resistenza per l’impegno fisico. Si procede assicurati. Determinante l’esperienza per la valutazione del percorso. Occorre ottima padronanza dell'attrezzatura. (su terreno favorevole: IV° roccia / 50°-70° ghiaccio)
ITINERARIO SINTETICO:
Gera Lario (m 210), Bugiallo, Fordeccia, S. Bartolomeo, Alpe Godone, Alpe Predapiatta, Alpe Pescedo, Bocchetta del Chiaro (m 1666), Monte Berlinghera (m 1930), Alpe di Mezzo, Alpe Gigiai, Alpe Piazza, Alpe Zocca, Montalto, Montemezzo, Cerceno, Gera Lario.
∇ Foto e file GPX a fine descrizione.
DESCRIZIONE:
Bellissimo itinerario ad anello con partenza e arrivo a Gera Lario, percorso che offre degli scorci incredibili sul Lago di Como, la bassa Valtellina e la Valchiavenna. La salita è regolare su strada asfaltata e fino a Bugiallo si prosegue senza alcun problema, da lì in poi si alternano rampe molto impegnative a tratti più semplici, prestare attenzione nel caso in cui ci siano automobili perchè da Bugiallo in poi la carreggiata è molto stretta. Arrivati a Fordeccia ci si può ristorare sul bellissimo e famosissimo tavolino sul prato difronte alla Baita dal Vinkingo (non metto la foto!), una birra da lui è sempre consigliata. Salutato il Vikingo si prosegue ancora per un paio di km su strada asfaltata lungo la quale si gode di un fantastico panorama, giunti a San Bartolomeo nei pressi della Chiesa con adiacente un ampio parcheggio e la rampa di lancio per il parapendio, la strada asfaltata termina e si prosegue su strada agro-silvo-pastorale sterrata che sale fino all'Alpe Pescedo e Alpe di Mezzo. Il percorso è ben segnalato, ci sono diverse varianti che portano allo stesso punto, volendo da San Bartolomeo si può raggiungere l'Alpe Pescedo seguendo il percorso che si preferisce.
Ripartiti dalla chiesa di S. Bartolomeo, la salita alterna tratti molto impegnativi con rampe severe a punti decisamente più pedalabili, tutta questa parte è percorsa all'interno di una fantastica pineta, che a tratti si apre quando si passa nei pressi del Alpe Godone e Alpe Predapiatta, ma subito dopo si richiude per poi diradarsi definitivamente quando si arriva alla dura e impegnativa ultima rampa della strada sterrata che conduce all'Alpe di Mezzo. In questo ultimo tratto si inizia a intravedere la Bocchetta del Chiaro (m 1668) e sulla sua destra si intravede la cima del Monte Berlinghera (m 1930). Arrivati all'Alpe Pescedo finisce la parte pedalabile del percorso e inizia quella del portage, bici in spalla e si prosegue verso la Bocchetta del Chiaro, che una volta raggiunta dona un invidiabile panorama sul lago di Como. Alla Bocchetta ci si può fermare per riposarsi un poco prima di riprendere la bici in spalla e affrontare l'ultima parte della salita, circa 250 metri di dislivello molto duri che conducono alla vetta del Monte Berlinghera lungo la cresta Ovest. Arrivati in cima il panorama è spettacolare e tutta la fatica svanisce.
La discesa nella prima parte fino all'Alpe di Mezzo è molto tecnica, quindi conviene mantenere alta la concentrazione e l'attenzione. Arrivati all'Alpe di Mezzo si prosegue verso l'Alpe Gigiai dove inizierà una fantastica discesa che alterna tratti tecnici, ma non troppo e tratti superflow dove si riesce a far correre la Mtb. Durante la discesa sembra letteralmente di tuffarsi nel Lago e la natura dona degli scorci fantastici.
VARIANTI:
Per chi non se la sentisse, arrivati all'Alpe Pescedo si può proseguire direttamente verso l'Alpe di Mezzo senza salire alla Bocchetta del Chiaro e alla cima del monte Berlinghera. Questa variante è consigliabile per chi non è molto allenato e si sente poco sicuro sulle parti tecniche o per chi vuole fare l'uscita con una E-MTB, in questo modo si salta tutta la parte di portage del giro e ci si tuffa subito in discesa !
NOTE:
Acqua presente lungo il percorso, attenzione perchè d'inverno le fontane potrebbero essere chiuse. Si raccomanda il rispetto degli alpeggi e degli animali se presenti.
Benvenuta/o, per scaricare il file GPX accedi al tuo account.