Trail running Hike
Luogo di partenza
Gerola Alta
Luogo di arrivo
Gerola Alta
Lunghezza
22,5 Km
Dislivello positivo
2187
Dislivello negativo
2187
Tempo di percorrenza
dalle 3 alle 10 ore in base alla preparazione
Esposizione
Nord
Periodo consigliato
Giugno - Ottobre
Difficoltà
T3
Punti di appoggio
Rif.Salmurano - Rif. Benigni - Rif. Trona Soliva
Copertura telefonica
buona
T1 Escursione
Percorso: sentiero ben tracciato senza problemi di orientamento
Terreno: piano o poco inclinato, senza pericolo di cadute esposte
T2 Escursione di montagna
Percorso: sentiero ben tracciato, evidente e salite regolari
Terreno: talvolta ripido, pericolo di cadute esposte non escluso
Requisiti: capacità elementari di orientamento, passo sicuro
T3 Escursione di montagna impegnativa
Percorso: di regola sentiero visibile, brevi tratti privi di traccia ma senza problemi di individuazione (boschi con tracce evidenti, zone aperte con orografia semplice e riferimenti evidenti)
Terreno: poco impegnativo, singoli passaggi esposti (es: pietraie, comode cenge, brevi placche poco inclinate, dorsali con facili roccette), I passaggi esposti possono essere assicurati con corde o catene, eventualmente bisogna servirsi delle mani per l'equilibrio.
Requisiti: discreta capacità di orientamento, passo sicuro, esperienza elementare dell'ambiente alpino.
T4 Itinerario alpino
Percorso: su sentiero non sempre evidente, a tratti senza traccia ma con limitati problemi di individuazione (boschi con tracce, zone aperte con orografia semplice)
Terreno: moderatamente impegnativo con brevi tratti esposti (es: pendii sdrucciolevoli, canali poco ripidi, placche poco inclinate, creste agevoli, facili ghiacciai senza neve). Talvolta bisogna servirsi delle mani per la progressione
Requisiti: dimestichezza con terreni esposti, buone capacità d'orientamento e di valutazione del terreno, conoscenze dell'ambiente alpino
T5 Itinerario alpino impegnativo
Percorso: spesso senza traccia e con problemi di individuazione (boschi con rare tracce, zone aperte con orografia articolata senza tracce)
Terreno: impegnativo con tratti accidentati esposti (es: pendii scivolosi, forre, canaletti rocciosi, placche inclinate, creste con brevi risalti, ghiacciai e nevai poco pericolosi). Singoli passi d'arrampicata fino al II grado
Requisiti: ottime capacità d'orientamento e di progressione senza traccia, sicurezza nella valutazione del terreno, buone conoscenze dell'ambiente alpino e conoscenze di base dell'impiego di piccozza e corda
T6 Itinerario alpino difficile
Percorso: senza traccia e con importanti difficoltà di individuazione (boschi difficoltosi senza tracce, zone aperte con orografia complessa senza tracce)
Terreno: delicato con tratti accidentati molto esposti (es: pendii molto scivolosi, forre scoscese, canaletti viscidi, placche friabili, creste con risalti, ghiacciai con rischio di slittamento). Passaggi d'arrampicata fino al II grado.
Requisiti: eccellenti capacità d'orientamento, sicurezza nella progressione su terreni infidi, ottime conoscenze dell'ambiente alpino e dimestichezza nell'uso di materiale tecnico d'alpinismo
F Facile
Sono necessarie le conoscenze alpinistiche di base tra cui le manovre fondamentali per l’uso dell’attrezzatura dove necessaria (corda, ramponi, picozza). Se il percorso non è indicato è comunque logico e intuitivo.
PD Poco difficile
Sono necessarie conoscenze alpinistiche e pratica nell’uso dell’attrezzatura. Il percorso è talvolta da ricercare per evitare importanti difficoltà e pericoli. Alcuni passaggi possono essere particolarmente esposti. (su terreno favorevole: II° roccia / 35°-40° ghiaccio)
AD Abbastanza difficile
L’ambiente è impegnativo: è necessaria capacità tecnica e allenamento fisico. La scalata si svolge generalmente in cordata con assicurazioni intermedie. La scelta del percorso richiede attenzione ed esperienza. L’esposizione può essere costante. (su terreno favorevole: III° roccia / 40°-50° ghiaccio)
D Difficile
L’ambiente è severo: occorrono buone capacità tecniche per superare le difficoltà e resistenza per l’impegno fisico. Si procede assicurati. Determinante l’esperienza per la valutazione del percorso. Occorre ottima padronanza dell'attrezzatura. (su terreno favorevole: IV° roccia / 50°-70° ghiaccio)
ITINERARIO SINTETICO:
Gerola Alta (m 1050), Fenile, Pescegallo (m 1450), Lago di Pescegallo (m 1870), Rifugio Salmurano, Passo di Salmurano (m 2017), Rifugio Benigni (m 2222), Bocchetta di Valpianella (m 2212), Lago Zancone, Lago di Trona (m 1820), Lago d'Inferno (m 2088), Rifugio Trona Soliva (m 1900), Gerola Alta (m 1050).
∇ Foto e file GPX a fine descrizione.
DESCRIZIONE ITINERARIO:
Bellissimo giro ad anello con partenza e arrivo a Gerola Alta. Tracciato abbastanza impegnativo ma molto suggestivo che richiede una buona preparazione per essere affrontato in giornata. E' una variante del "vecchio" giro dei Laghi, competizione che si è svolta circa fino all'anno 2009. L'itinerario può essere affrontato sia come escursione che come tracciato per allenamento per competizioni come skyrace o trailrunning. In base alla preparazione e alla velocità il percorso richiede più o meno tempo per essere affrontato. Si consiglia di portarsi cartina o traccia Gpx perchè in alcuni casi la cartellonistica è assente/scarsa e lo stesso vale per la bollatura del sentiero.
Partenza da Gerola Alta, si sale verso il Lago di Pescegallo passando dapprima per Fenile. La prima parte di salita è semplice fino a giungere a Pescegallo, da qui in poi in poco sviluppo si effettua un buon dislivello fino a giungere al Lago di Pescegallo. Arrivati al Lago si può effettuare il periplo dello stesso passando sulla diga oppure proseguire direttamente per il Rif. Salmurano. Per arrivare al Rifugio si prosegue dapprima su una semplice strada sterrata e successivamente si devia a SUD su un sentiero ripido che ci conduce velocemente al Rifugio. Stare attenti alla deviazione perchè il percorso è mal segnalato. Giunti al Rifugio, si prosegue verso la Bocchetta di Salmurano seguendo il sentiero che sale ad EST - mantenere lo skilift sulla destra - fino a giungere alla fine degli impianti di risalita. Qui il sentiero devia verso SUD-OVEST e ci conduce al Passo di Salmurano. Giunti al Passo si scende per qualche decina di metri in direzione SUD-OVEST seguendo il sentiero 101 delle Orobie Bergamasche, che poco dopo risale verso il Rifugio Benigni all'interno di un canale che è breve ma intenso e spesso umido e bagnato. Questo è il punto che richiede la maggior attenzione perchè è facile perdere la linea giusta del tracciato, prestare attenzione a dove si mettono i piedi, eventualmente aiutarsi con le mani per la progressione. Oltrepassato il canale si prosegue in salita verso il Rifugio Benigni che si trova a circa 100 metri di dislivello da noi. Giunti al Rifugio, che si trova su territorio Bergamasco, si può ammirare il fantastico panorama e il suggestivo Lago Piazzotti.
Lago Piazzotti e Rifugio Cesare Benigni
Dal Rifugio si prosegue sempre sul sentiero 101 che conduce alla Bocchetta della Val Pianella che si trova esattamente sul confine tra la Provincia di Sondrio e quella di Bergamo. Arrivati alla Bocchetta inizia la prima parte di discesa su terreno tecnico e roccioso, dapprima ci conduce allo splendido Lago Zancone e poco dopo al Lago di Trona. Arrivati al lago di Trona termina la prima parte di discesa e si riprende a salire su un duro sentiero che ci conduce al Lago d'Inferno, la pendenza è del sentiero è importante, ma fermandosi ogni tanto si può ammirare la bellezza della Valle delle Pietre con il Pizzo di Trona che domina dall'alto questa Valle. Arrivati al Lago lo si oltrepassa camminando sulla diga e successivamente si prende il sentiero che verso NORD ci conduce al Rifugio Trona Soliva. Arrivati al rifugio inizia la parte finale di discesa, inizialmente su un sentiero ripido che scende verso EST fino a circa 1400 m s.l.m, per poi deviare verso NORD proseguendo in direzione Gerola Alta. In questo punto avremo sulla nostra destra il Torrente Valle dell'inferno fino a circa 1270 m s.l.m, punto in cui attraverseremo il torrente su un ponticello, per poi proseguire sempre verso NORD in direzione Gerola Alta che si trova circa 200 metri sotto di noi.
VARIANTI:
Essendo un anello, questo itinerario si presta a diverse varianti che possono essere applicate in base alla preparazione e al tempo a disposizione. Sicuramente quella più suggestiva è quello di includere il Lago Rotondo nel percorso, in questo modo si toccano tutti i principali Laghi della Valgerola. Per farlo una ipotesi potrebbe essere quella che, arrivati alla Bocchetta di Valpianella, invece che dirigersi al Lago Zacone, si può proseguire per il Lago Rotondo dal quale poi scendere al Lago Zancone e proseguire per l'itinerario proposto.
NOTE:
Il percorso in base alla meteo può essere affrontato da giugno a novembre, si consiglia nel caso in cui si voglia fare tappa in qualche rifugio di telefonare per verificare che gli stessi siano aperti soprattutto a inizio e fine stagione. Acqua presente in abbondanza lungo tutto l'itinerario.
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