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Trail running

Lavaredo Ultra Trail

Luogo di partenza

Cortina D'Ampezzo

Luogo di arrivo

Cortina D'Ampezzo

Lunghezza

120 Km

Dislivello positivo

5800

Dislivello negativo

5800

Tempo di percorrenza

dalle 12 alle 25 ore

Periodo consigliato

Giugno - Settembre

Difficoltà

T2

Fatica

Bellezza

Copertura telefonica

buona

Escursionismo

T1 Escursione

Percorso: sentiero ben tracciato senza problemi di orientamento
Terreno: piano o poco inclinato, senza pericolo di cadute esposte

T2 Escursione di montagna

Percorso: sentiero ben tracciato, evidente e salite regolari
Terreno: talvolta ripido, pericolo di cadute esposte non escluso
Requisiti: capacità elementari di orientamento, passo sicuro

T3 Escursione di montagna impegnativa

Percorso: di regola sentiero visibile, brevi tratti privi di traccia ma senza problemi di individuazione (boschi con tracce evidenti, zone aperte con orografia semplice e riferimenti evidenti)
Terreno: poco impegnativo, singoli passaggi esposti (es: pietraie, comode cenge, brevi placche poco inclinate, dorsali con facili roccette), I passaggi esposti possono essere assicurati con corde o catene, eventualmente bisogna servirsi delle mani per l'equilibrio.
Requisiti: discreta capacità di orientamento, passo sicuro, esperienza elementare dell'ambiente alpino.

T4 Itinerario alpino

Percorso: su sentiero non sempre evidente, a tratti senza traccia ma con limitati problemi di individuazione (boschi con tracce, zone aperte con orografia semplice)
Terreno: moderatamente impegnativo con brevi tratti esposti (es: pendii sdrucciolevoli, canali poco ripidi, placche poco inclinate, creste agevoli, facili ghiacciai senza neve). Talvolta bisogna servirsi delle mani per la progressione
Requisiti: dimestichezza con terreni esposti, buone capacità d'orientamento e di valutazione del terreno, conoscenze dell'ambiente alpino

T5 Itinerario alpino impegnativo

Percorso: spesso senza traccia e con problemi di individuazione (boschi con rare tracce, zone aperte con orografia articolata senza tracce)
Terreno: impegnativo con tratti accidentati esposti (es: pendii scivolosi, forre, canaletti rocciosi, placche inclinate, creste con brevi risalti, ghiacciai e nevai poco pericolosi). Singoli passi d'arrampicata fino al II grado
Requisiti: ottime capacità d'orientamento e di progressione senza traccia, sicurezza nella valutazione del terreno, buone conoscenze dell'ambiente alpino e conoscenze di base dell'impiego di piccozza e corda

T6 Itinerario alpino difficile

Percorso: senza traccia e con importanti difficoltà di individuazione (boschi difficoltosi senza tracce, zone aperte con orografia complessa senza tracce)
Terreno: delicato con tratti accidentati molto esposti (es: pendii molto scivolosi, forre scoscese, canaletti viscidi, placche friabili, creste con risalti, ghiacciai con rischio di slittamento). Passaggi d'arrampicata fino al II grado.
Requisiti: eccellenti capacità d'orientamento, sicurezza nella progressione su terreni infidi, ottime conoscenze dell'ambiente alpino e dimestichezza nell'uso di materiale tecnico d'alpinismo

ALPINISMO

F Facile

Sono necessarie le conoscenze alpinistiche di base tra cui le manovre fondamentali per l’uso dell’attrezzatura dove necessaria (corda, ramponi, picozza). Se il percorso non è indicato è comunque logico e intuitivo.

PD Poco difficile

Sono necessarie conoscenze alpinistiche e pratica nell’uso dell’attrezzatura. Il percorso è talvolta da ricercare per evitare importanti difficoltà e pericoli. Alcuni passaggi possono essere particolarmente esposti. (su terreno favorevole: II° roccia / 35°-40° ghiaccio)

AD Abbastanza difficile

L’ambiente è impegnativo: è necessaria capacità tecnica e allenamento fisico. La scalata si svolge generalmente in cordata con assicurazioni intermedie. La scelta del percorso richiede attenzione ed esperienza. L’esposizione può essere costante. (su terreno favorevole: III° roccia / 40°-50° ghiaccio)

D Difficile

L’ambiente è severo: occorrono buone capacità tecniche per superare le difficoltà e resistenza per l’impegno fisico. Si procede assicurati. Determinante l’esperienza per la valutazione del percorso. Occorre ottima padronanza dell'attrezzatura. (su terreno favorevole: IV° roccia / 50°-70° ghiaccio)

ITINERARIO SINTETICO:

Cortina (m 1200), Pian de Ra Spines (m 1360), Forc. Son Forca (m 2097), Passo Tre Croci (m 1870), Federavecchia (m 1390), Pian Maccetto 8m 1880), Misurina (m 1750), Rif. Auronzo (m 2350), Forc. Lavaredo (m 2450), Landro (m 1550), Cimabanche (m 1530), Forc. Lerosa (m 2001), Malga Ra Stua, Pian de Loa (m 1376), Malga Travenanzes (m 2033), Forc. Col dei Bos(m 2323), Rif. Averau (m 2389), Forc. Giau (m 2348), Mondeval, Rif. Croda da Lago (m 2070), Lago d’Ajal, Cortina (m 1200).

∇ Foto e file GPX a fine descrizione.

DESCRIZIONE ITINERARIO:

Il percorso della Lavaredo Ultra Trail è uno dei più spettacolari d’Europa. Le montagne attraversate hanno fatto la storia dell’alpinismo: Tre Cime di Lavaredo, Tofane, Cinque Torri, Cristallo. Un lungo viaggio tra le vette più belle del mondo, con il pensiero rivolto agli Alpini che qui combatterono la Grande Guerra: in molte zone infatti, sono ancora visibili le tracce del conflitto, con trincee, bunker e filo spinato ormai arrugginito. La gara parte il venerdì sera alle 23:00 da Cortina con il centro della cittadina che è illuminato dalle mille lampade frontali degli atleti, che nella notte percorreranno i sentieri sotto le Tofane e il Monte Cristallo. All’alba raggiungeranno il Lago di Misurina e saliranno verso il Rifugio Auronzo e le Tre Cime di Lavaredo. Il tracciato proseguirà poi sotto la Croda Rossa d’Ampezzo e, attraverso le Tofane, condurrà gli atleti al 100° km, sotto Passo Falzarego. Gli ultimi 20 km di gara si snoderanno in una delle zone più spettacolari delle Dolomiti: le Cinque Torri, Passo Giau, Mondeval e la Croda da Lago. L’arrivo dei primi concorrenti a Cortina è previsto dopo 12 ore di gara, mentre gli ultimi avranno 32 ore di tempo per concludere la prova.

NOTE:

Gara ottimamente organizzata, scenari stupendi e sentieri incantevoli. Ci ho partecipato nel 2017 concludendo 15°esimo assoluto e primo degli Italiani in quella edizione. Foto © Leo Brogioni e Riccardo Selvatico.

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